lunedì 22 luglio 2013

IL DOCUMENTO DEL P.D. LOMBARDO : DALLA LOMBARDIA PER L'ITALIA

Questo vuole essere un indice ragionato, uno spunto per costruire un contributo condiviso del PD Lombardo per la discussione nazionale.
La traccia servirà da supporto per le discussioni nei circoli e nelle assemblee provinciali, poi emendato ed arricchito con contributi raccolti; il documento finale verrà infine discusso in direzione regionale e sarà consegnato ai candidati al congresso regionale e nazionale.
Si chiede agli iscritti, ai dirigenti e ai rappresentanti del PD Lombardo ad ogni livello di esprimersi e contribuire alla discussione a partire da alcuni snodi che riteniamo peculiari e dirimenti nella società lombarda:

§  Lombardia 2013
La Lombardia ha subito negli ultimi decenni un profondo cambiamento nella sua composizione sociale. Oggi l’invecchiamento costante della popolazione e i crescenti flussi migratori ci mettono di fronte a nuovi problemi, nuove aspettative e nuove esigenze,  in una Regione che sta vivendo contemporaneamente le conseguenze di due crisi: una economica sistemica e una istituzionale rappresentata dal congelamento della riforma in senso federale dello Stato.
Maroni e la Lega propongono come soluzione la trattenuta del 75% delle tasse sul territorio e l’istituzione della macroregione del Nord. Il PD deve ripartire da una riflessione approfondita delle ragioni della sconfitta e ricostruire un progetto per la Lombardia, partendo da una sua idea di società.

 §  Rapporto con piccola e media impresa
Credito, tassazione e normative sul lavoro, supporto a ricerca e internazionalizzazione: per noi lombardi, data la particolare storia della nostra regione, è cruciale dare risposte adeguate e credibili ai ceti produttivi, in particolare alle PMI e al settore dell’artigianato, mondi questi che quasi mai hanno considerato il centrosinistra un interlocutore. Dobbiamo avere la capacità di farci interpreti di tutto il mondo del lavoro, inteso proprio in senso ampio e inclusivo, anche dei lavoratori autonomi, per non essere percepiti esclusivamente come i rappresentanti di lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato e dei pensionati.


§  Ruolo del volontariato e della sussidiarietà
Nella realtà lombarda il mondo del volontariato e dell’associazionismo, più in generale del Terzo Settore, ha svolto e svolge un ruolo cruciale e determinante ed ha un peso notevole nella vita dei cittadini. Partendo proprio da questo dato, come Pd Lombardo vogliamo valorizzare, sostenere e tutelare, questa straordinaria ricchezza, patrimonio del nostro territorio. Questo perché riteniamo l’approccio comunitario la via intermedia tra l'approccio statalista/assistenzialista e quello privatistico ed è per noi la via adeguata ad affrontare i grandi temi e problemi identitari del nostro tempo, rimettendo al centro i legami umani di solidarietà e di comunità;

§  Territorio
La sfida da raccogliere è trovare un equilibrio tra sviluppo economico e difesa dell’ambiente. Il contenimento del consumo di suolo è un obiettivo prioritario da raggiungere per una Lombardia che sappia preservare le grandi risorse naturali in un’ottica di sviluppo sostenibile. La recente indagine di ISPRA ha rilevato che in Italia per quanto riguarda il consumo di suolo si è passati dal 2,8% del 1956 al 6,9% del 2010 e il record negativo è segnato proprio in Lombardia con oltre il 10%.
§  Riforma degli enti locali
In una regione popolosa, con densità abitativa non omogenea, e con ampi territori montani, dobbiamo porci seriamente come obiettivo una nuova governance del territorio. L’obiettivo è quello di costruire un quadro istituzionale più efficiente ed economicamente sostenibile. Dobbiamo creare le condizioni per resistere ai tentativi di ricentralizzare le leve di governo, associando autonomia e responsabilità, e risolvendo le criticità della riforma del titolo V approvata nel 2001. Dicendo no, con coraggio, ai campanilismi ma riconoscendo la forza delle nostre comunità.

§  Rappresentanza e forma partito
Dalla sua nascita il Partito Democratico ha ondeggiato tra aperture agli elettori e chiusure verso un modello più classico basato solo sugli iscritti. La partecipazione appassionata ai movimenti, le spinte referendarie, il ruolo delle reti, ci segnalano al tempo stesso la crisi delle forme classiche di rappresentanza, a cominciare dai partiti. Le primarie ci hanno dimostrato tutta la loro forza, soprattutto quando vere e non scontate, e la loro capacità di attrarre il voto d’opinione.  La sfida è oggi saper costruire un partito aperto che non abbia paura della partecipazione e dove iscritti ed elettori non siano due parti in conflitto ma due realtà complementari e indispensabili.
Anche il rapporto tra il partito e gli eletti è profondamente cambiato. Gli amministratori oggi sono una risorsa inestimabile per il PD lombardo. Vero canale di collegamento tra il partito e le nostre comunità. La selezione della classe dirigente avviene sul campo, a partire dai Consigli Comunali.

Il percorso:
Un percorso di ascolto, confronto e proposta del PD Lombardo
-       Incontri in tutte le province, confronti in assemblee plenarie, assemblee degli iscritti, direzioni provinciali e con gli eletti (parlamentari, consiglieri regionali e sindaci)
-       sessioni tematiche su: forma partito, primarie, priorità del governo e alleanze, moderate da parlamentari e consiglieri con elaborazione di documenti conclusivo chiedendo ai partecipanti di esprimersi su questi punti e sul documento.

- Apertura di un forum moderato e di una mail dedicata per la raccolta di contributi per il documento regionale.

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